La catena internazionale di hotel Marriott sta sperimentando la possibilità di far provare ai propri clienti degli esempi di destinazioni virtuali con l’Oculus Rift, il visore che permette tramite il display ad alta risoluzione di immergersi in un ambiente realistico interattivo: la realtà virtuale.
“Vogliamo attrarre la nuova generazione di viaggiatori” ha detto Karen Olivares, la direttrice marketing di Marriott.
Il viaggio virtuale è nella sua prima infanzia è ancora lungi dal diventare un fenomeno mainstream, ma l’industria del turismo è intrigata dal suo potenziale, che va molto oltre i virtual tour Google Street View realizzati su resort e hotel. L’idea è molto chiara: il viaggio virtuale non sostituirà il turismo reale, bensì l’industria dei viaggi spera che le persone che ‘assaggeranno’ un frammento virtuale di una location allettante, come ad esempio fare rafting nel Grand Canyon o un’escursione nella muraglia cinese, saranno ancora più persuase a intraprendere realmente la cosa.
Molto semplice, no?
Dietro le quinte di Oculus Rift
Acquistato da Facebook per 2 miliardi di dollari, l’azienda Oculus VR aveva inizialmente pensato a Oculus Rift in un’ottica rivolta all’evoluzione del video gaming, ma l’azienda di Palo Alto ha visto in questa nuova interfaccia un potenziale senza limiti come futura piattaforma di comunicazione, includendo una grande trasformazione nel settore dei viaggi.
“Posso andarmene a fare una corsa al mattino in qualche spiaggia esotica, inseguire virtualmente un tornado e persino immergermi nelle profondità di un’oceano!” – dice uno degli sviluppatori del progetto. “L’esperienza sarà estremamente reale, senza rischi e ovviamente economica: Antartico senza freddo, la giungla senza caldo e insetti”.
I professionisti che realizzeranno contenuti per questo mercato faranno milioni.
Fonte: CNN