Google cambia faccia introducendo numerose novità ai suoi programmi, a partire dal logo aziendale e la nuova società di gestione Alphabeth.
Il programma Google Maps Business View si trasforma in Google Streetview Trusted, mentre sul lato operativo sono stati rilasciati diversi aggiornamenti per iOS e Android, tra cui il più significativo è sicuramente Google StreetView App, che sostituisce la vecchia Photosphere App, consentendo sia la creazione e l’upload di immagini ‘Streetview’ a 360° di location in Google Maps.
PhotoSpheres è la versione ‘povera’ di Business View (come accennato prima da oggi chiamato Street View | Trusted), il servizio di tour virtuali dentro le attività commerciali guidato da Google. La caratteristica della nuova applicazione è la facilità di utilizzo per creare viste interne ed esterne di un business e i tempi molto brevi per il caricamento su Google Maps. Consentirà agli utenti di contribuire con le proprie immagini aggiungendo nuove prospettive o integrando alcune location ‘dimenticate’ dal servizio di Google.
Ma rispetto a Business View, ci sono alcune limitazioni in termini di qualità e di esposizione, dunque se l’obiettivo è aumentare l’intelligibilità di un potenziale visitatore nei confronti degli interni di un’attività, allora Business View rimane, nonostante il suo costo, la scelta migliore. Questi limiti sono riconducibili ovviamente a problemi di qualità, ma anche all’attuale mancanza della possibilità di embed dell’immagine panoramica dentro i siti web e, soprattutto, la mancanza del guarda dentro in Google Search e Maps.
La grossa novità è che Street View app è ora compatibile con camere a 360°, inclusa la NCTech Iris360, 360cam Giroptic e la nuova Ricoh Theta S, in vendita entro la fine dell’anno. Si tratta di camere quadrangolari, che catturano l’immagine in tutte le direzioni, simili a quelle di Google Car. La Ricoh Theta S costerà circa 350€ e produrrà immagini sferiche da 14 megapixel grazie a due lenti da 190°. In aggiunta la camera sarà in grado di pubblicare su Youtube 360.
L’interfaccia per l’applicazione mobile è estremamente user-friendly permettendo di eseguire uno shooting a 360° della sfera completa che vi circonda: la camera integrata nell’app richiede di centrare un punto del frame e successivamente sarà la app stessa a guidare l’utente nello shooting delle foto rimanenti dello spazio circostante.
L’interfaccia di montaggio e caricamento non è così ben progettato e porta fuori strada, ma una volta familiarizzato con essa è possibile scattare e caricare una sfera per un dato luogo in meno di 10 minuti (inclusi rendering e upload).
Se si sono riprese all’interno di spazi molto piccoli, il programma ha difficoltà di stitching ( la vera e propria cucitura dell’immagine) e difficilmente si riesce ad ottenere un buon allineamento, problematica incerta anche con il posizionamento della camera su un tripod. La qualità dei punti fotografici migliora drasticamente usando l’app in spazi più grandi.
Purtroppo non si capisce quale sia la procedura per eliminare un’immagine caricata.
Tuttavia, il problema più grande è che una volta caricato in Google Maps, l’immagine rimane sepolta tra le altre foto all’interno della location connessa ad una determinata posizione. L’immagine è immediatamente disponibile nella sezione foto di Maps per la location, ma non viene mostrata immediatamente nella sezione del Knowledge Panel tra le miniature in basso. Probabilmente con il tempo se verificata dal controllo qualità potrebbe mostrarsi, ma anche lì risulterebbe sepolta in mezzo a tanta altra roba.
Se lo scopo di questa app è quello di evidenziare ciò che una struttura ha di bello per i potenziali clienti, allora Business View vince a mani basse da essere ben visibile nei risultati di ricerca, per non parlare della migliore qualità delle immagini. La grave mancanza di visibilità e l’impossibilità di rimuovere facilmente le immagini non sono una buona partenza per gestire situazioni di carattere ‘professionale’ con una semplice app.